25/12/2015
E’ passato qualche giorno da quando ho scritto l’ultima
volta, questo (anche) perché abbiamo avuto un bel po’ da fare a cercare casa e
un posto dove stare sia per noi che per quando Gio uscirà dal reparto. Poi c’è
lo scherzetto della wifi: un solo apparecchio alla volta può essere
collegato...potrei scrivere da cellulare, ma non mi piace, non mi trovo
bene... Cmq venendo a noi da domenica Giovanni ha quasi sempre la febbre, che
secondo medici ed infermieri è un buon segno perché vuol dire che il farmaco
sta agendo. Io ho avuto un po’ di giorni che ero veramente agitata, ansiosa, perché mi sentivo sballottata di qua e di la, senza punti fissi, senza un posto
stabile dove stare, in una città che non conosco, in un ospedale del tutto
nuovo e caotico, per di più con un bambino ammalato grave....Ora però mi sento
più tranquilla, e mi sto un po’ ambientando...sbaglio meno i corridoi ed inizio
a sapere come muovermi (qui nessuno ti da le spiegazioni dettagliate che ti
danno a Bologna, facendoti addirittura fare il tour). Poi mi hanno aiutato
molto le preghiere, e l’ammirazione che ho per le mamme venezuelane qui da sole.
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